top of page

Le Logge

R∴L∴ Magistri Comacini
ORIENTE DI COMO

Fondata per la prima volta all’Oriente di Como nel 1989, la Magistri Comacini è stata una delle Logge storiche della Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori, Obbedienza di Piazza del Gesù, Palazzo Vitelleschi.

I simboli sul fregio di Loggia

È non solo naturale ma giusto che la “rinascita” venga sentita come più importante della nascita, e spesso realmente lo è. Mentre la nascita è frutto dell’incrocio casuale dei destini, la rinascita è sempre impegno di rifondazione, superamento del puro vissuto, espressione di fede nei valori.

Siamo a Como, nella sfera d’azione o forse nella patria stessa dei “Magistri Comacini” .

Costruivano, pietra su pietra, mattone su mattone, con gli occhi rivolti verso alto, consapevoli di collaborare al piano creativo del sommo Architetto. Costruivano con uso specialistico di macchine che consentissero di raggiungere, nei limiti dell’umano, la perfezione: quella realtà-limite che è astrattamente definibile come un “cerchio”, cioè come una compiutezza non misurabile se non per approssimazioni successive, per progressivi allontanamenti dall’imperfezione. A questa tensione mentale e fisica fa riferimento l’araldico, nonché acrostico – A.G.D.G.A.D.U. – Alla Gloria Del Grande Architetto Dell’Universo.

Non poteva perciò mancare nell’emblema di questa Loggia un’allusione palese alla costruzione del Tempio di Salomone (Bibbia, Primo libro dei Re). Ne e’ stato estratto il misterioso sviluppo di una delle colonne su cui il testo sacro si dilunga (I Re, 7, 13-22) magnificando prima le abilità costruttive dell’artista: “capacità tecnica, di intelligenza e di talento, esperto in ogni genere di lavoro in bronzo”; descrivendo poi il processo produttivo: “Fuse due colonne di bronzo… Fece due capitelli… Fece melagrane su due file… Eresse la colonna di destra… Eresse la colonna di sinistra…”.

Due colonne di bronzo che la tradizione scultorea del primo Medioevo interpretò e rilesse come costituite da fasci stretti insieme a formare un unicum, quasi una forte colonna fatta di colonne più deboli; forte grazie alla compattezza, alla coesione delle minori colonne da cui risulta. Questa forza, non originaria ma storicamente acquisita, è ribadita e confermata da alcuni nodi – un solo nodo nella prima, due nodi nella seconda – che stringono lo slancio verticale delle colonne per prevenirne lo sgretolamento, per impedire agli elementi che le compongono di andare ciascuno per la sua strada. È la Bibbia stessa a dar loro un nome: “Eresse la colonna di destra che chiamò Iachin ed eresse la colonna di sinistra che chiamò Boaz” (I Re, 7, 21). E gli esegeti chiosano: Iachin vuol dire “essa è solida”, Boaz vuol dire “con forza”.

È la forza della rigenerazione. Il primo movimento è la discesa alle radici: la colonna misteriosamente si anima – dal basso, attingendo alla forza della terra – al fine di generare un’altra figura, quella del “rebis”, “res bis” o “cosa doppia”, cosa che nasce dalla mescolanza di due cose opposte fra loro. Il secondo movimento è la mutazione: la colonna diventa serpente, come se dai nodi si originasse l’animalità avviluppante del rettile, elemento tematico, narrativo e simbolico allo stesso tempo, che i Longobardi, nel cui solco i Comacini prendono vita e vigore, trasmettono alla nascente Europa post-romana e post-pagana; e di cui questi ultimi riempiono – come annodamento e intreccio e ramificazione e sviluppo, ma anche come segno di contraddizione, se solo pensiamo al serpente della Genesi che scatena la vicenda storica dell’uomo – tutti i siti sacri e profani nei quali operano.

La colonna dunque si anima e si divide, e ciò facendo dà vita a un matrimonio alchemico fra gli opposti; a un composto che conserva la doppia natura dei componenti e, nella loro unione, ne moltiplica le possibilità. Essere ermafrodito. Bicefalo. Il lucido e l’opaco. Il sole e la luna. Il principio maschile e il principio femminile. Dal confronto fra opposti può nascere una duratura armonia. La rinascita è più importante della nascita.

Magistri Comacini
WhatsApp Image 2024-01-08 at 15.38.12.jpeg

R∴L∴ Clara Vallis
ORIENTE DI COMO

Dalla simulazione di ideali e di concezione di un metodo di lavoro che dia particolare risalto alla ritualità, alcune Sorelle e Fratelli Liberi Muratori sentirono il bisogno di riunirsi per mettere in pratica le proprie idée rispetto alla tradizione e, naturalmente, degli Statuti dell’Ordine. Questo desiderio portò nel 2006 alla nascita della R:.L:. Clara Vallis all’Oriente di Como.

Il Nome

Il nome “Clara Vallis” richiama alla mente la “Chiara Valle” del San Bernardo cristiano, un luogo luminoso e di pace dove Bernardo di Chiaravalle fondò il suo primo monastero. Per le Sorelle ed i Fratelli che sono e saranno parte di questa R:.L:. vuole essere di buon auspicio e contemporaneamente di stimolo alla ricerca per poter arrivare ad illuminare l’antro scuro della coscienza umana combattendone l’ignoranza e la debolezza con quella Luce che da sempre è simbolo di Saggezza e Verità. Vuole anche essere l’augurio di ritrovarsi in una “chiara valle” quando la nostra Loggia si riunisce nel Tempio per dai luogo ai propri Architettonici Lavori.

I simboli sul fregio di Loggia

È formato da un cerchio esterno con la scritta “Quando in tua domo nigri parturient albas columbas, tunc vocaberis sapiens”, iscrizione che si trova sulla porta Magica, Alchemica a Roma, alla quale ci siamo ispirati per il nostro fregio di Loggia. Il significato di questa frase è “nel momento in cui nella tua casa i neri corvi partoriranno le bianche colombe, allora sarai chiamato sapiente”.

I “neri corvi” rappresentano il piombo, metallo vile e di colore nero; mentre le “bianche colombe” l’argento, metallo nobile e di colore bianco. Alchenicamente è simboleggiata la trasformazione della materia, prima pesante (nero, piombo, nigredo) in materia nobile della colorazione bianca (albedo): dal buio dell’ignoranza alla Luce della Saggezza, dal nero della decomposizione al bianco della Rinascita.

All’interno del cerchio vi è il Sigillo di Salomone, composto da due triangoli equilateri sovrapposti che formano una stella a sei punte, somma rappresentazione dei contrari. In alchimia il triangolo con la punta in basso rappresenta il principio femminile (acqua, argento, luna) mentre quello con il vertice in alto il principio maschile (fuoco, sole, oro).

Il superamento del duale simboleggiato dall’unione dei contrari, porta l’uomo al perfetto equilibrio interiore. Sovrapposto all’esagramma vi è un altro simbolo composto da un cerchio (globo del mondo) sormontato da una croce, emblema del dominio sia sul piano fisico della materia sia su quello puramente spirituale.

Clara Vallis
download.png

R∴L∴ Le Tre C
ORIENTE DI LUGANO

Spesso gli stessi Massoni dimenticano che la Massoneria è Universale e non può, nè deve fermarsi a confini ‘’politici’’. Il precetto di ‘’raccogliere ciò che è disperso’’ ha mosso i Fratelli e le Sorelle delle logge comasche a fondare nel 2018, sempre per gemmazione, la terza loggia, all’Oriente di Lugano nella Valle del Canton Ticino.

Il Nome

Apparentemente inusuale per una loggia, diviene pregno di significato quando ricordiamo che siamo Liberi Muratori raccolti in logge simboliche. La Loggia ‘’Le Tre C’’ raccoglie l’anima dei Fratelli e delle Sorelle dell’Oriente di Como, cogliendo un’interpretazione del metodo, del percorso di perfezionamento per step, graduale, che dove sottendere ai lavori iniziatici ed al percorso di apprendimento e crescita individuale. Un pò di cultura quindi, è alla base; aiuta a non dover ripensare o lavorare ciò che già è stato pensato e lavorato da altri prima di noi! Conoscenza, poi, il passaggio successivo. Ognuno fa proprio lo strumento che viene fornito, inizia prenderne confidenza, ad utilizzarlo secondo le indicazioni ed istruzioni ricevute. Consapevolezza! Una volta presa dimestichezza con lo strumento, ognuno può farne l’uso che ne abbisogna, secondo la propria maturità, capacità e talento. Come ben sintetizza una storiella Zen, una volta costruita una zattera per attraversare il fiume, non portarla inutilmente sulle spalle nel tuo cammino. Sarà solo un peso ed un fardello. Conserva la capacità di costruzione!

I simboli sul fregio di Loggia

Molteplici le simbologie raccolte in questo fregio, partendo già dal nome stesso sopra descritto.
Spicca il numero 3, ripreso nel nome e nella forma del triangolo, ovviamente equilatero, forma delle piramidi e simbolo, per eccellenza, della realizzazione spirituale o della Maestria, punto di arrivo dei lavori di perfezionamento.

Un doppio triangolo, cornice e protezione della “sostanza” di questa loggia: Cultura, Conoscenza e Consapevolezza. Le 3 C, rappresentata da 3 lune che, rovesciate, formano altresì una Triquera, o nodo Trinitario. Si compone quindi un altro simbolo, appartenente a tradizione arcane, pagane, celtiche. La triquera rappresenta nell’interpretazione collettiva e tellurica i 3 elementi naturali predominanti: Terra, Aria e Acqua e, a livello spirituale, indica i tre gradi dell’evoluzione esistenziale: vita, morte e rinascita. Molti lettori si domanderanno perchè manchi il 4 elemento, forse quello più prorompente: il Fuoco! Ma, come spesso accade, l’apparenza è solo apparenza, non realtà.
Lavorando in questa Loggia si comprenderà come, il 4 elemento apparentemente mancante, è rappresentato dai Fratelli e dalle Sorelle che la compongono, che la animano.

Dal loro lavoro, dalla loro abnegazione, dalla loro ricerca incessante, dalla loro passione e dal loro impegno sbocceranno i germogli di un rinnovano e risvegliato spirito.

Le Tre C
WhatsApp Image 2024-01-08 at 15.38.13.jpeg

R∴L∴ Giordano Bruno
ORIENTE DI VARESE

Giordano Bruno
WhatsApp Image 2024-01-08 at 15.38.14 (2).jpeg

R∴L∴ Oltre il Cielo
ORIENTE DI LECCO

Le notti stellate della Branza hanno ispirato ai Fratelli ed alle Sorelle Fondatori il nome di questa R L che vuole essere un invito a “considerare”.

 

Considerare, dal latino “sider”, astro, ha il significato di “agire con gli astri”; un invito quindi ad abituarsi ad alzare gli occhi al cielo, vedere le stelle e cercare di guardare al di là di esse; che tutte le cose agite e pensate che facciamo ed esprimiamo siano sempre proposte con grande slancio di Amore verso l’altro e verso l’alto, ove il GADU - al quale dobbiamo tendere con tutte le nostre forze – ci assista nel nostro sacro trinomio:

 

Libertà, Uguaglianza, Fratellanza

 

Il Fregio di Loggia raffigura questa “missione”, mostrando il cielo stellato nel quale campeggia l’Orsa Maggiore, nota agli Antichi come sorgente di ispirazioni esoteriche.

Tra le stelle del Firmamento, un raggruppamento particolare è dato dalle tre stelle sovrapposte a triangolo, che richiamano i nostri Numeri Segreti.

 

La catena di montagne che si intravede nel fregio ha cime di notevole altezza ed imponenza, come il nostro Resegone e le Grigne, mentre più dolci colline contornano la grande Valle della Brianza nella quale scorre il Rio Torto.

 

In questa valle l’acqua è abbondante e, assieme al clima temperato ed un terreno particolarmente fertile, rende le coltivazioni ubertose e ricche.

 

Nel Fregio, la squadra ed il Compasso sottolineano la nostra vocazione massonica ed il nostro intendimento di lavorare assieme serenamente ed armoniosamente per il bene della Patria e dell’Umanità.

Oltre il cielo
bottom of page